Riqualificazione energetica globale

In questo articolo spieghiamo cosa vuol dire riqualificazione energetica globale e quali sono gli interventi di modifica impianti o ristrutturazione che rientrano in questa categoria. Tali interventi permettono oltresì di ottenere l’ecobonus destinato a questo tipo di lavori.

La riqualificazione energetica globale è un’operazione di miglioria che viene effettuata su edifici e il loro ambiente esterno, per aumentare l’efficienza e la funzionalità dei flussi energetici globali della struttura stessa. In poche parole, sia che si tratti di un intervento singolo o l’insieme di più interventi, lo scopo è che vengano fatti per raggiungere soglie molto più alte sulle performance energetiche dello stabile. In questo modo si può definire che l’edificio è stato riqualificato energeticamente.

Rientrano nella riqualificazione energetica questo tipo di interventi, i quali possono rendere una casa qualitativamente migliorata abbassando i consumi e il fabbisogno di energia per il funzionamento degli impianti, ecc:

  • messa a norma o sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • miglioramento termico tramite coibentazioni, pavimentazioni, finestre e infissi adeguati, per una riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;
  • installazione e messa in funzione di impianti automatizzati per il controllo unico di riscaldamenti, funzione acqua calda/fredda, climatizzatore, ecc.;
  • creazione di una fonte di produzione associata di due o più impianti gestiti in un’unica unità, per permettere un risparmio e una riduzione del fabbisogno energetico;
  • interventi quali l’installazione di una rete di teleriscaldamento o di collettori solari termici;
  • applicazione chiusure oscuranti e schermature solari;
  •  acquisto di caldaie a biomassa o a condensazione.

La riqualificazione energetica globale rientra nell’ecobonus 2021, che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2021. Il quale permette di ottenere un recupero fiscale tramite detrazione IRPEF e IRES del 65% sulle spese totali sostenute per la riqualificazione energetica globale, per un massimo di detrazione di 100.000,00 euro.

Anche ogni tipologia di intervento per la riqualificazione energetica, oltre a poter essere effettuata singolarmente, permette comunque di usufruire delle agevolazioni fiscali. Ma attenzione, è bene ricordare che non è possibile fare richiesta di ecobonus per riqualificazione energetica globale insieme a un’ulteriore bonus sullo stesso tipo di intervento o su parte di esso, come definisce la circolare 19/E dell’8 luglio 2020.

Nel prossimo paragrafo approfondiamo l’argomento bonus, per capire in che modo è possibile ottenerlo e quali sono i vincoli ai quali non è possibile sottrarsi.

Bonus 65%

Vediamo in che modo possiamo usufruire dell’agevolazione bonus del 65% per le operazioni edilizie e impiantistiche atte alla riqualificazione energetica.

Innanzi tutto ricordiamo che questa è un’agevolazione che fa parte dell’ecobonus 2021, detrazione fiscale IRPEF e IRES pari al 65% che viene riconosciuta per i lavori di riqualificazione energetica effettuati su edifici già esistenti.

Abbiamo detto che gli interventi di riqualificazione energetica globale comprendono tutte quelle prestazioni di rifacimento eseguite su singoli impianti e sull’insieme di più interventi. Vengono applicati per rendere migliori le capacità energetiche dell’edificio e perché questo miglioramento energetico sia di una certa rilevanza.

Di fatto, migliorare l’efficienza di una casa, per esempio, significa poter utilizzare al meglio tutte le risorse di energia presenti, contenendo i consumi e riducendo le emissioni di fattori inquinanti. 

Per poter ottenere il bonus del 65% sulla riqualificazione energetica globale è importante rispettare e ottenere i seguenti requisiti:

  • le prestazioni dedicate all’edificio, adibito ad abitazione o meno, devono essere effettuate su impianti o installazioni già preesistenti; 
  • l’edificio può essere di qualunque categoria catastale, rurale, privato, per attività di impresa,ecc.;
  • è necessario ci siano degli impianti di climatizzazione invernale;
  • i proprietari dell’edificio devono essere in regola con i pagamenti tributari;
  • deve essere rispettata la richiesta di “edificio a energia zero”, ovvero la conferma che ci sia il consumo minimo indispensabile di riscaldamento, luce, ventilazione, ecc.
  • rispettati gli ulteriori requisiti nel caso di installazione di caldaie a biomassa;
  • avere tutta la documentazione di conformità e asseverazione degli impianti;
  • attestato APE e comunicazione ENEA;
  • pagamento delle fatture tramite bonifico parlante entro e non oltre il 31 dicembre 2021.

Il recupero fiscale avviene tramite la dichiarazione dei redditi, stabilito in 10 rate annuali nelle quali viene distribuito equamente l’importo da detrarre. In alternativa è possibile richiedere lo sconto direttamente in fattura pari al 65% dovuto o cedere il credito a terzi, per ricevere in entrambi i casi, il bonus nell’immediato.

Tutto questo è necessario per ottenere una riqualificazione energetica globale di qualità perché, oltre al vantaggio del recupero fiscale del 65% assicurato (se si rispettano tutti i requisiti elencati), apportare delle modifiche di riqualificazione di un certo livello in edifici che ne hanno la necessità, presenta molti altri vantaggi. Come la rivalutazione dell’efficienza energetica della casa e un aumento dei comfort nell’ambiente stesso. La riduzione di emissioni inquinanti e un minor impatto sull’ambiente, un contenimento dei consumi e un conseguente risparmio sui costi, il miglioramento generale sulla gestione e sull’efficienza energetica.

Bonus caldaie

Il bonus caldaie rientra ampiamente negli ecobonus finalizzati ad incentivare la riqualificazione energetica globale degli edifici, ed anch’esso rientra nel recupero fiscale del 65%, in questo caso per un importo massimo di 30.000,00 euro sulla spesa. Per usufruire di questo bonus, bisogna effettuare la sostituzione della tradizionale caldaia con una caldaia di efficienza energetica almeno classe A o superiore. Per rientrare in una riqualificazione energetica globale, è possibile installare una caldaia a condensazione o a biomassa.

La caldaia a condensazione è tale perché ha un sistema di raccolta della condensa e del vapore acqueo, recuperando il calore e limitando notevolmente le emissioni di sostanze inquinanti. Inoltre può essere collegata all’impianto dei pannelli solari, riducendo ulteriormente i consumi.

La caldaia a biomassa funziona tramite la carica di legna, pellet, mais ecc. Permette un risparmio economico fino al 50% rispetto alle tradizionali caldaie ed è più ecologica perché ha anch’essa basse emissioni di sostanze inquinanti.

Queste due tipologie di caldaia, mettono in atto una miglioria efficace nella nostra casa permettendo una riqualificazione energetica globale che incide a 360°.

Per ottenere il bonus caldaie per la riqualificazione energetica globale, oltre a tutti requisiti sopra elencati,  ricordiamo che i lavori dedicati a questa miglioria, riguardano la dismissione del vecchio impianto, lo smontaggio e tutte le operazioni necessarie a riqualificare energeticamente l’apparecchiatura.

In generale, gli ecobonus per la riqualificazione energetica globale, possono essere richiesti da persone fisiche (quali proprietari di immobili, condòmini o inquilini comodatari), da società sia di persone che di capitali, da associazioni di professionisti, da enti pubblici e privati.

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