In questo articolo spiegheremo come compilare il certificato di prestazione energetica, che si differenzia inoltre in APE semplice e APE convenzionale.

Le normative obbligano alla redazione del certificato APE sia ai fini del D.Lgs 192/05, per attestate l’efficienza energetica di un immobile destinato a compravendita e locazione, sia ai fini del raggiungimento del superbonus 110% come dal Decreto Rilancio per requisiti tecnici.

Parleremo nello specifico del certificato di prestazione energetica APE convenzionale, nato e dedicato completamente al raggiungimento del superbonus 110%. Si discosta dal classico APE per i seguenti motivi:

  • è un documento redatto e utilizzabile solo ed esclusivamente per l’accesso alle agevolazioni fiscali del superbonus 110%;
  • è una certificazione che attesta la prestazione di tutto l’edificio, sommando gli APE di tutte le unità abitative appartenenti allo stabile;
  • certifica invece un unico appartamento, se indipendente e con accesso autonomo rispetto all’edificio di cui fa parte;
  • va calcolato, come vedremo in seguito, in base alla situazione ante e post l’intervento o interventi di miglioria, per attestare il salto di qualità delle due classi energetiche obbligatorie per poter accedere al superbonus 110%;
  • va allegato insieme all’asseverazione dichiarata da un tecnico specializzato, senza obbligo di essere presentato alla Regione, in quanto il suo scopo è attestare l’effettivo salto di classi energetiche previste.

Per capire come compilare il certificato di prestazione energetica APE convenzionale, affrontiamo passo passo tutto ciò che serve per redigerlo al meglio.

I documenti richiesti

Dal breve sunto che descrive il certificato di prestazione energetica APE convenzionale, si evince che i documenti richiesti per l’attestazione del salto di qualità delle classi energetiche, sono due.

Il primo documento di certificazione energetica APE convenzionale è il certificato definito PRE, che precede e determina la situazione di qualificazione energetica dell’edificio o dell’unità abitativa prima di effettuare gli interventi di miglioria. Il secondo certificato di prestazione energetica APE convenzionale invece è definito POST interventi, redatto partendo dalla base dei servizi iniziali specificati nel documento precedente.

Di conseguenza, il certificato di prestazione energetica APE convenzionale che viene redatto alla fine, è quello che determina effettivamente se i lavori eseguiti per il miglioramento energetico complessivo dell’edificio, è veramente aumentato di due classi energetiche richieste per poter ottenere le agevolazioni fiscali accordate tramite il superbonus 110%.

Pertanto l’APE convenzionale, certificato di prestazione energetica, stabilisce il livello energetico raggiunto dell’abitazione, che ha perciò acquisito migliorie tali da renderla più efficiente e funzionale, sia a livello di consumi che di risparmio energetico.

Il sopralluogo

Per redigere correttamente il certificato di prestazione energetica, è necessario effettuare il sopralluogo.

Tale sopralluogo va fatto prima di intervenire sull’edificio ma soprattutto dopo aver effettuato gli interventi di interesse per la riqualificazione energetica globale dello stabile. Le verifiche in campo, vanno eseguite da personale specifico, che in questo caso viene chiamato certificatore energetico qualificato, perché abilitato all’esercizio della professione e iscritto all’albo dei certificatori energetici, ai sensi del D.P.R n. 75/2013.

Questa stessa figura avrà il compito di redigere appunto il documento APE convenzionale, in tutte le sue parti. Con il primo certificato di prestazione energetica, che stabilisce la situazione reale prima di ogni intervento, sarà facile progettare e valutare i lavori adatti a migliorare efficacemente l’abitazione. In questo modo sarà più difficile sbagliare e trovare invece soluzioni mirate in base allo stato dell’edificio.

A seguito dei lavori effettuati, con la seconda certificazione di prestazione energetica Ape convenzionale denominata post intervento, si attesterà con sicurezza il salto di classe energetica necessaria ad ottenere il superbonus 110%, dedicato all’efficientamento energetico globale.

Particolare attenzione da dedicare a certificazioni da accordare per più unità immobiliari dello stesso edificio, in quanto i valori ottenuti singolarmente su ogni unità singola, andranno sommati per poi essere divisi in base alla superficie complessiva dell’edificio. Di conseguenza, il risultato finale potrebbe non garantire effettivamente le 2 classi energetiche richieste per poter classificare gli interventi svolti come adatti al superbonus 110%.

I certificati di prestazione energetica vanno ovviamente redatti a norma di legge, come vedremo nel prossimo paragrafo.

Il calcolo e gli interventi migliorativi

Per compilare il certificato di prestazione energetica è necessario effettuare il calcolo basandosi sulla norma nazionale regionale UNI/TS 11300.

Nello specifico il calcolo della certificazione sulla prestazione energetica APE convenzionale, è stabilito tramite una scala energetica. Grazie alla quale si qualifica la prestazione energetica globale, classificata da classi di efficienza che partono dalla più bassa G alla classe maggiore A4. Il risultato del conteggio è determinato dall’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile. Questo indice si chiama EPgl,nren, ed è la somma di tutti gli indicatori del fabbisogno energetico di ogni impianto o installazione. Vediamoli nello specifico:

  • climatizzazione invernale ed estiva (EPH,nren/EPC,nren);
  • produzione di acqua calda sanitaria (EPW,nren);
  • ventilazione (EPV,nren);
  • illuminazione (EPL,nren);
  • trasporto di persone o cose (EPT,nren).

Per ottenere il valore dell’indice di prestazione, sul risultato complessivo vanno poi calcolati i kWh/anno, distribuiti sui metri quadri delle superfici da tenere in considerazione. Nel certificato di prestazione energetica vanno compilate e indicate tutte le unità abitative che hanno gli impianti in cui, sui quali vengono effettuati gli interventi e si avvalgono del superbonus 110%. Dovrà essere escluso dalla compilazione ciò che può essere omesso perché non necessario ai fini della redazione del certificato di prestazione energetica stesso.

Gli interventi migliorativi che si possono certificare tramite il documento di prestazione energetica APE convenzionale sono i lavori trainanti quali cappotto termico, coibentazione e sostituzione impianti di climatizzazione invernale, raffrescamento o produzione di acqua calda. E i lavori trainati quali installazione nuovi infissi e schermature solari, impianti fotovoltaici, cogeneratori energetici, interventi per la miglioria e l’efficienza di impianti di vario tipo, eliminazione delle barriere architettoniche.

A seguito di tutte le indicazione sopra specificate, si può compilare il certificato di prestazione energetica tramite la dicitura “APE CONVENZIONALE – Utilizzabile solo ai fini delle detrazioni fiscali del 110%”ed avrà il suo logo dedicato al superbonus. Il codice identificativo del certificato verrà indicato da ENEA. Dovrà altresì elencare questi elementi:

  • specifica quantità unità abitative e non, se intero edificio, ecc.;
  • dati identificativi che determinano le caratteristiche degli impianti e delle installazioni presenti;
  • indicare la prestazione energetica globale;
  • specificare le prestazioni energetiche degli impianti e la stima dei loro consumi;
  • indicare il valore degli indici di prestazione energetica sia per ogni servizio che per l’intero edificio;
  • specificare i dati relativi al certificatore energetico senza obbligo di dichiarazione di indipendenza:
  • indicare l’effettuazione dei sopralluoghi;
  • specificare le modalità di compilazione del documento.

Non è concesso l’utilizzo di metodi semplificati per compilare il certificato di prestazione energetica APE convenzionale ad uso esclusivo del superbonus 110%.

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