Pressione caldaia, come regolarla e cosa fare quando è troppo alta o troppo bassa

Avere una buona pressione dell’acqua della caldaia è indispensabile per il corretto funzionamento dell’intero impianto di riscaldamento. Una pressione sbilanciata, infatti, può compromettere l’utilizzo della caldaia, provocando disagi domestici.

Quando la pressione della caldaia a condensazione è impostata nel modo giusto, si riduce il rischio di compromettere le condizioni dell’apparecchio. Ne giovano anche le prestazioni: quando una caldaia lavora troppo o troppo poco, i meccanismi interni vengono sforzati e le sue prestazioni ne risentiranno.

La maggior parte delle case moderne presenta una caldaia per il riscaldamento dell’acqua e per gli impianti termici. Eppure, quando si deve impostare la pressione dell’acqua, sussistono molti fraintendimenti. L’esistenza di molti modelli e marche di caldaie complica la situazione e il compito di regolare la pressione diventa un vero rompicapo! Infatti, spesso non si arriva nemmeno a capire se il malfunzionamento della caldaia è dato da una pressione troppo alta, o troppo bassa.

Ma non demordere. Se anche tu hai problemi con la regolazione della pressione della caldaia, sei nel posto giusto. In questa guida, affronteremo i maggiori problemi legati all’impostazione della pressione della caldaia e capiremo quali sono le soluzioni più efficienti per affrontarli.

Pressione caldaia: come funziona?

Come funziona la pressione della caldaia? La caldaia è composta da un insieme chiuso di tubature. È l’acqua che riempie i radiatori a mettere in funzione il vaso di espansione, attraverso il suo movimento. Quando la temperatura della caldaia si alza, anche la pressione si alza. Non è valido, però, il ragionamento contrario. Quando si alza o abbassa la pressione tramite gli appositi comandi, la temperatura rimane invariata. Per regolarla occorre allora effettuare manovre specifiche, per riportarla al suo livello normale.

È importante controllare di tanto in tanto il corretto funzionamento della pressione della caldaia. Se la utilizzi per l’impianto termico, devi assicurarti che sia impostata correttamente dopo la pausa dei mesi più caldi. Per verificare il livello di pressione della caldaia si utilizza il manometro, posto solitamente sul fondo della caldaia stessa. Il controllo avviene in due fasi:

  • La prima volta, quando i termosifoni sono ancora freddi a seguito della pausa estiva. In questo caso, ci si deve assicurare che la pressione sia compresa tra 1 e 1,5 bar.
  • Il secondo momento per controllare la caldaia è dopo qualche mese, quando l’impianto è a pieno regime. In questo caso, la pressione deve essere compresa tra 1,5 e 2 bar, ma non deve mai superarli.

In ogni caso, i corretti valori ottimali della pressione dell’acqua variano da caldaia a caldaia a seconda della marca e del modello. Per essere precisi, si consiglia di verificare i valori riportati all’interno dell’apposito libretto di istruzioni.

Pressione caldaia alta: come abbassare pressione caldaia

Una pressione della caldaia troppo alta può compromettere il funzionamento dell’impianto. Sapere come abbassare la pressione della caldaia è di vitale importanza per evitare di danneggiare il vaso di espansione interno. Quando comincia l’inverno, il problema della pressione alta della caldaia diventa molto comune, anche se non sempre è immediatamente individuabile la sua causa o la sua esistenza.

Anche se i motivi di questo comportamento possono essere vari, ci sono due cause principali per l’innalzamento della pressione della caldaia:

  • Il vaso di espansione sgonfio. Il vaso di espansione si trova sul retro della caldaia. Si tratta di una sorta di camera d’aria che assorbe l’acqua in eccesso presente nella caldaia. Il suo scopo è esattamente quello di regolare l’afflusso di acqua sia quando viene trasportata all’interno dell’impianto, sia quando l’acqua è già all’interno. Nella caldaia non è presente solo l’acqua, ma anche l’aria. Il vaso di espansione sgonfio sta a indicare una maggiore presenza di aria all’interno della caldaia rispetto all’acqua. Per questo motivo, la pressione va regolata di conseguenza. Se il problema sussiste significa che il vaso di espansione è bucato e quindi deve essere rimpiazzato al più presto.
  • Circolazione compromessa dell’acqua nell’impianto di riscaldamento. Come abbiamo sottolineato in precedenza, la pressione della caldaia alta indica un afflusso minore di acqua rispetto all’aria all’interno della caldaia. Se l’acqua non arriva correttamente ai radiatori, potrebbe significare che un elemento esterno ostruisce il passaggio dell’acqua. In molti casi si tratta dell’aria stessa. Per verificare questa opzione, occorre accendere la caldaia e aspettare qualche minuto. Se i radiatori rimangono anche solo in parte freddi, significa che contengono troppa aria al loro interno che impedisce la corretta circolazione dell’acqua nell’impianto di riscaldamento.

Le caldaie sono dotate di un sistema interno che permette di ridurre i rischi della pressione alta. Le caldaie sono dotate di una valvola di sicurezza che permette di espellere l’acqua in eccesso all’esterno della caldaia. La conseguenza di questa fuoriuscita di acqua è l’abbassamento di pressione e la valvola è attivata nel momento in cui la pressione dovesse raggiungere il limite di pressione massima. Non sempre la perdita di acqua è visibile e molto più spesso, per individuarla, è necessario l’intervento di un tecnico.

Tuttavia, questo funzionamento non risolve completamente i tuoi problemi legati al funzionamento della caldaia. La caldaia con una pressione troppo alta rischia di compromettere il meccanismo interno, oltre a comportare uno spreco di acqua da non sottovalutare. Per abbassare la pressione della caldaia è opportuno verificare il suo livello attraverso il manometro. Si tratta di uno strumento analogico che permette di controllare in modo preciso il livello della pressione. Negli impianti più moderni, il manometro è presente in versione digitale e risulta più semplice da leggere e utilizzare.

Il livello di pressione ideale per la caldaia varia a seconda del suo modello e dalla capacità del vaso di espansione. Quando l’impianto è acceso, la pressione dell’acqua della caldaia può raggiungere fino a 2 e più bar. Se vuoi abbassare il livello della pressione della caldaia, puoi intervenire direttamente dal valvolino di sfiato installato sui termosifoni. Basta aprirlo per far fuoriuscire l’aria presente all’interno e abbassare di conseguenza la pressione della caldaia.

Pressione caldaia bassa: come aumentare pressione caldaia

Quando si ha la presenza di una pressione caldaia bassa bisogna sapere come aumentare la pressione della caldaia. La conseguenza di una pressione troppo bassa nella caldaia è che la caldaia entrerà in blocco, oppure non riuscirà proprio ad avviarsi.

La pressione della caldaia troppo bassa non è un problema irrisolvibile. Per prima cosa ci si deve assicurare che la pressione dell’acqua sia compresa tra l’1,5 e i 2 bar. Una pressione inferiore a questa cifra quando l’impianto è acceso non garantisce il corretto funzionamento della caldaia. 

A volte la pressione della caldaia scende oltre gli 0,5 bar, indicando un errore nel suo funzionamento. Le cause di questo fenomeno sono di diverso tipo:

  • Presenza di calcare. Il calcare può compromettere il corretto fluire dell’acqua all’interno della caldaia. In questi casi, bisogna pulire bene il suo interno attraverso appositi impacchi e valutare l’eventuale sostituzione dei componenti danneggiati. 
  • Congelamento delle tubature. Questa situazione è molto rara ma non è da sottovalutare se vivi in una zona molto fredda. Se il congelamento delle tubature dovesse inficiare il corretto funzionamento della tua caldaia, dovrai rivolgerti a un professionista.

Quando non esistono cause gravi riguardanti la pressione bassa della caldaia, per aumentarla basta aprire il rubinetto di mandata dell’acqua. Questo rubinetto è di solito posto sul fondo della caldaia. In più ci si deve assicurare di aver aperto la chiave dell’acqua che permette di far entrare l’acqua all’interno della caldaia. Una volta effettuate queste due manovre, il livello della pressione dovrebbe superare velocemente i 0,5 bar. Se non dovesse succedere, significa che uno dei componenti della caldaia è compromesso ed è necessario l’intervento di un professionista per provvedere alla sua sostituzione.

Caldaia: pressione acqua si abbassa 

Se hai notato che la tua caldaia perde pressione, possono esistere diverse motivazioni per questo comportamento. Il caso più comune è la perdita di acqua nelle tubature dell’impianto di riscaldamento. Esse non sono visibili sempre, perché spesso si trovano sotto le pavimentazioni della casa. Solo un esperto può aiutarti a risolvere il problema.

Una volta che ti sei assicurato che la tua caldaia perde pressione senza perdite di acqua effettive, bisogna valutare altre cause comuni del suo malfunzionamento.

  • Vaso di espansione. Il vaso di espansione potrebbe essere sgonfio o bucato. Per verificarlo, bisogna utilizzare un manometro e valutare il ripristino della pressione di carico iniziale.
  • Valvola di sicurezza. La valvola di sicurezza potrebbe perdere la sua funzionalità dopo molto utilizzi. Questo può causare delle perdite di acqua minime o anche vistose. In questo caso, essa va sostituita al più presto.
  • Perdita di acqua nei radiatori. La perdita di acqua nei radiatori può comportare un repentino abbassamento della pressione dell’acqua nella caldaia. A volte, tale perdita non è sufficiente per far bloccare l’avvio dell’impianto ma abbastanza da abbassare la pressione a ogni suo utilizzo. In questo caso bisogna procedere al reintegro dell’acqua e all’eliminazione della perdita, eventualmente sostituendo gli elementi difettosi.

Quando le cause dell’abbassamento della pressione sono chiarite, occorre regolarla di nuovo su un livello di pressione ottimale. Nella maggior parte dei casi basta spegnere l’impianto e far uscire l’aria dai termosifoni attraverso la valvola di sfiato. In seguito, bisogna individuare il rubinetto di carico e aprirlo. L’acqua comincerà a fluire all’interno dell’impianto aumentando la pressione al suo interno. Durante questa fase bisogna prestare attenzione al manometro e chiudere il rubinetto della caldaia non appena esso raggiunge il valore di 1,5 bar. Se questa operazione non risolve il problema, probabilmente uno dei componenti della caldaia risulta danneggiato e va sostituito.

Pressione della caldaia e temperatura dell’acqua

La pressione della caldaia e la temperatura dell’acqua sono collegate ma non proporzionali tra di loro. La temperatura alta fa aumentare anche la pressione dell’acqua, mentre la pressione alta non va a incidere sulla temperatura dell’acqua. Per un corretto funzionamento della pressione della caldaia bisogna assicurarsi di avere una temperatura dell’acqua adatta alle prestazioni che si vogliono ottenere e alla capacità dell’impianto. Una temperatura troppo alta rischia di far sforzare troppo la caldaia, mentre una temperatura troppo bassa non consente un riscaldamento ottimale degli impianti.

Impostare la temperatura dell’acqua è fondamentale per salvaguardare le prestazioni della caldaia ed evitare sprechi di energia che appesantiscono le bollette. 

Bisogna regolare prima la temperatura e poi la pressione. La temperatura influisce sulla pressione e non viceversa. Per questo motivo, occorre tenere la temperatura ai suoi livelli ottimali, prima di procedere alla regolazione della pressione della caldaia.

Contattaci
Compila il form seguente e sarai ricontattato dal nostro personale quanto prima.

    Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel contact form ai sensi del GDPR (Regolamento UE 2016/679) come descritto nel dettaglio all’interno della Privacy Policy

    Iscriviti alla nostra newsletter
    Resta aggiornato sulle novità e iniziative del mondo Martinelli

      Accetto le condizioni della privacy

      Marchi in evidenza